BLEFAROPLASTICA
Nell’evoluzione cronologica dell’invecchiamento facciale le palpebre mostrano sempre i primi sintomi: si abbassa la coda del sopracciglio, si apprezza un’eccedenza di pelle nelle palpebre superiori, si accentuano le borse adipose delle palpebre inferiori, cominciano a vedersi le prime rughe nella regione periorbitaria e si marcano le normali rughe di espressione; inoltre lo sguardo si presenta “stanco” compromettendo tutto il resto del volto.
La correzione chirurgica di questi difetti si chiama blefaroplastica.
Il risultato di questa chirurgia è molto evidente e duraturo dato che le borse di grasso generalmente non si riformano, inoltre il ringiovanimento della regione orbitaria ridona luce e freschezza al volto.
Tecnica chirurgica
E’ un intervento chirurgico, della durata di circa 1 ora, si esegue in anestesia locale con sedazione in regime di DH.
Nelle palpebre superiori si reseca la cute in eccesso e si ripristina la normale tensione del muscolo orbicolare; se necessario, si eliminano le borse di grasso eccedenti. La cicatrice si posiziona nella piega palpebrale per cui si camuffa molto bene.
Nelle palpebre inferiori il problema principale è rappresentato dalle borse adipose più che dall’eccedenza cutanea; la loro resezione può avvenire per via esterna o transcongiuntivale: la prima si realizza attraverso un incisione subciliare che permette di distendere la pelle; la seconda si esegue attraverso un’incisione all’interno della palpebra, senza una ferita esterna, per cui non si avrà nessuna cicatrice visibile. Questa tecnica si impiega se non si ha eccesso di cute della palpebre inferiori.
L’exeresi o la ridistribuzione delle borse adipose si esegue con l’ausilio di un elettrocoagulatore che aiuta ad eseguire l’emostasi e quindi ad evitare la formazione di ematomi.
Se necessario si può eseguire un rimodellamelo dei canti esterni (cantopessi).
I punti di sutura si rimuovono in 5° giornata.
Nell’immediato post-operatorio si possono presentare edemi ed ematomi palpebrali e della regione periorbitaria che per il 30-40% si riassorbono nel giro di circa 7-10 giorni, la rimanente parte va riassorbendosi lentamente nei mesi successivi.
Tutti gli interventi chirurgici possono comportare delle complicanze; nel caso della blefaroplastica queste sono molto rare.
Raramente si formano ematomi che richiedono un’apertura della ferita e il drenaggio, anche le infezioni sono molto rare.
A volte la palpebra inferiore può essere stirata verso il basso a causa di cicatrici profonde e del perdurare del gonfiore postoperatorio; spesso semplici massaggi possono essere sufficienti a risolvere il problema, ma può essere necessario reintervenire chirurgicamente per liberare e ridistribuire i tessuti.
Cure del post-operatorio
Evitare di strofinarsi gli occhi, lavarli o truccarsi finché sono presenti le suture; dopo aver rimosso i punti di sutura il paziente potrà applicare il make-up.
Le cicatrici inizialmente si presentano come sottili linee arrossate ma nel tempo saranno praticamente impercettibili.
Per ridurre l’edema e gli ematomi si raccomanda l’applicazione di ghiaccio o bende fredde.
Si raccomanda, inoltre, di non affaticare eccessivamente la vista (guardare TV, utilizzo di PC) e di non abbassare ed alzare repentinamente la testa. Non esporsi ai raggi solari o UVA durante il primo mese per evitare che si pigmenti la cicatrice o la pelle in caso di presenza di ematomi (si consigliano fotoprotettori e occhiali da sole).
Eseguire attentamente le raccomandazioni e la terapia medica consigliata dal chirurgo.
Si consigliano controlli post-operatori a 1-6-12 mesi dall’intervento chirurgico.
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