TERAPIA E TRATTAMENTO DELLE CALVIZIE
ALOPECIA
I capelli sono una componente essenziale della propria immagine per questo la loro perdita può causare delle situazioni di disagio che alterano la propria autostima e il modo di relazionarsi agli altri.
L’alopecia , termine medico che si dà alla calvizia e al suo processo, ha diversa origine sebbene nella maggior parte dei casi si deve a fattori ereditari ed ormonali (90% dei casi) e può coinvolgere sia gli uomini che le donne, anche se i primi sono interessati con maggiore frequenza ed intensità.
Il processo può iniziare a partire da 18-20 anni partendo dalle prime linee dei capelli, la cosiddetta stempiatura, e dal vertice.
Attualmente esiste una terapia ma la sua efficacia è solo temporanea e comunque non può essere impiegata in tutti i casi, per cui la soluzione più idonea e soprattutto a lungo termine è rappresentata dal microinnesto dei propri capelli.
Tecnica chirurgica
Il trapianto autologo di capelli, esistente già da trent’anni, prevede un’anestesia locale associata ad una sedazione ed ha la durata di circa 5-6 ore.
La tecnica consiste nell’estrarre una losanga di capelli dalla nuca e/o dalle regioni laterali della testa, dove i capelli non sono geneticamente predisposti alla caduta, e nel trasferirli nell’area affettata previa suddivisione della stessa losanga in piccoli innesti da 1 , 2, 3 o 4 capelli.
Una volta innestati i capelli iniziano a crescere dopo un periodo di 3 mesi con le stesse caratteristiche dei capelli della zona donante, raggiungendo il risultato finale tra i 10 e i 15 mesi.
La quantità di capelli innestati dipende dalla quantità e qualità dei capelli della zona donante, generalmente si possono eseguire tra gli 800 e i 1400 innesti che corrispondono a circa 2500-4000 capelli; l’intervento può essere ripetuto due o tre volte a secondo dell’ampiezza della zona da coprire e del grado di soddisfazione del paziente, chiaramente per ripetere l’intervento è fondamentale avere la disponibilità della zona donante.
Nei primi dieci giorni post-operatori saranno presenti delle piccole croste nell’area trapiantata e si può avvertire un senso di fastidio nella regione posteriore della testa dovuto alla presenza dei punti di sutura che si risolve una volta rimossi gli stessi punti.
L’intervento non lascia cicatrici visibili: infatti, quelle dei microinnesti guariscono senza tracce, mentre la cicatrice lineare che risulta dall’estrazione della losanga di capelli nella regione posteriore viene facilmente nascosta dagli stessi capelli.
I risultati che si ottengono sono ottimi e molto soddisfacenti poiché si ottiene un aspetto molto naturale; inoltre, i capelli trapiantati, a parte un minimo di cure e precauzioni nell’immediato post-operatorio e nei primi 10 giorni, non necessitano di cure e attenzioni particolari e cresceranno sempre e per tutta la vita.
Cure del post-operatorio
Le cure del post-operatorio di un trapianto di capelli sono importantissime per la buona riuscita dell’intervento. Innanzitutto è fondamentale imparare a lavare i capelli anche quelli innestati in maniera idonea e non traumatica: lo shampoo deve essere giornaliero alternando il tipo di sapone, così come consigliato dal chirurgo, e nei primi
10 giorni sarà solo per contatto nella zona trapiantata e per frizione nelle rimanenti zone. Trascorso tale periodo si devono lavare i capelli due volte al giorno, sempre alternando il tipo di shampoo, e frizionando anche nella zona trapiantata in modo da facilitare la caduta delle crosticine.
Nelle prime 48h post-operatorie è bene evitare alzare e abbassare repentinamente la testa né assumere alcool o aspirina.
E’ possibile notare la comparsa si una piccola raccolta di liquido sulla fronte dovuta all’infiltrazione di anestetico e soluzione fisiologica durante l’intervento, tale raccolta si riassorbe rapidamente nel giro di qualche giorno.
E’ importante non fumare nella prima settimana post-operatoria, poiché il fumo di sigaretta può determinare un alterazione del microcircolo con conseguente danneggiamento della vascolarizzazione degli innesti di capelli e quindi mancato attecchimento degli stessi.
Si consiglia non eseguire nessuna attività fisica né saune durante la prima settimana ed evitare l’esposizione diretta ai raggi solari durante il primo mese.
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